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Lettera sul Decreto Attuativo delle riduzioni ed esenzioni del Diritto d’Autore

Unemia, nella persona del presidente Silvia Villevieille Bideri, con ACEP, a firma del Presidente Alessandro Angrisano, e con EMusa, nella persona del Presidente Claudio Buja, hanno recentemente firmato insieme una lettera indirizzata al Comitato Consultivo Permanente per il Diritto d’Autore presieduto dall’Avv. Paolo Marzano.
Nella missiva si affronta la questione del Decreto del Ministero per i Beni culturali attuativo dell’art. 45 del D. Lgs 35/2017, concernente l’introdotta disciplina delle riduzioni ed esenzioni del Diritto d’Autore, sul quale il suddetto Comitato dovrà esprimersi a breve. Alleghiamo qui la lettera.

 

Milano, 12 giugno 2017
Spettabile
Comitato Consultivo Permanente per il Diritto d’Autore
c.a. Presidente Avv. Paolo Marzano

Oggetto: art. 45 del D. Lgs. 35/2017 – Decreto attuativo

Egregio Presidente,

a breve il Comitato da Lei presieduto sarà chiamato ad esprimersi sul Decreto del Ministero per i Beni culturali attuativo dell’art. 45 del D. Lgs 35/2017, concernente l’introdotta disciplina delle riduzioni ed esenzioni del Diritto d’Autore.

Per quanto ci riguarda, già nel momento della discussione generale sul recepimento della Direttiva 26/2014/EU non abbiamo mancato di far presente nelle diverse sedi istituzionali, ed anche al Comitato stesso, il nostro dissenso motivato da ragioni di opportunità e di legittimità.

In particolare il citato articolo 45 prevede l’esenzione dal pagamento del Diritto d’autore al realizzarsi, anche alternativamente, di due condizioni: la prima riguarda le manifestazioni di musica dal vivo all’interno di eventi a cui partecipino un numero massimo di cento persone e la seconda eventi in cui vengano eseguite opere di giovani esordienti.

Al riguardo, preliminarmente si osserva che quanto previsto appare in contrasto con il principio più volte ribadito dai trattati e dagli Organismi internazionali, nonché dalle leggi nazionali, secondo il quale ad ogni autore, ogniqualvolta sia eseguita una propria opera, è riconosciuto il proprio fondamentale ed inalienabile diritto ad un giusto compenso.

Nel caso dell’esenzione per manifestazioni con un massimo di cento partecipanti non è dato comprendere quale finalità di natura socio-culturale si possa perseguire nell’eseguire grandi successi nazionali ed internazionali senza né riconoscere il corrispettivo economico né far conoscere al pubblico opere inedite o innovative.

Inoltre, con un semplice tratto di penna, si sono esentati dal pagamento dei diritti intere categorie di esercizi con conseguenze al momento imprevedibili sugli incassi complessivi per Diritto d’autore nel nostro Paese; di fatto, esiste il fondato dubbio che si sia inteso cedere ad una richiesta corporativa di una categoria di esercenti assegnando loro un ingiusto ed ingiustificabile privilegio.

Per quanto riguarda i giovani esordienti pure appaiono incomprensibili i motivi per i quali, in luogo di un’esenzione “d’ufficio”, non si sia pensato ad un sistema di manleva da parte di chi intende promuovere la propria opera, salvaguardando nel contempo la libertà di scelta e l’eventuale tutela dei diritti anche per i giovani autori.

Diversa, per quanto connessa, è la questione relativa all’obbligo imposto alla SIAE di remunerare in forma compensativa i titolari di Diritti d’autore.

Come è noto la Società Italiana degli Autori ed Editori non ha scopo di lucro e, pertanto, non può provvedere all’obbligo imposto con risorse proprie; inoltre la legge le impone che i proventi dei diritti e le entrate derivanti dai loro investimenti debbono essere necessariamente distribuiti agli aventi titolo. In tale contesto non si comprende dove possano essere individuate le risorse necessarie per provvedere a tale forma di “remunerazione compensativa”; ciò a meno che non si pensi di detrarre tale compenso dagli importi complessivi destinati alla ripartizione, provocando un grave danno agli Autori ed Editori e violando palesemente le normative di legge.

In quest’ultimo caso non potremo che impugnare – a tutela dei nostri rappresentati – la norma, ove effettivamente applicata.

Per le ragioni sin qui sinteticamente esposte, Le chiediamo, ancor prima che il parere venga emanato, di essere ascoltati dal Comitato da Lei presieduto.

L’occasione ci è gradita per inviarLe i migliori saluti.

per EMusa, il Presidente: Claudio Buja

per UNEMIA, il Presidente: Silvia Villevieille Bideri

per ACEP, il Presidente: Alessandro Angrisano

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